I segnali stradali come li vediamo noi oggi sono il frutto di una serie di cambiamenti che sono avvenuti nel corso degli anni. Possiamo quindi dire che l’evoluzione segnaletica va di pari passo con l’evoluzione della società.
In particolare, una svolta fondamentale che ha portato alla creazione dei segnali stradali moderni è stata l’introduzione delle prime automobili.
Vediamo in questo articolo quali sono i momenti decisivi che hanno contribuito alla creazione dei moderni segnali stradali.
Tra il XIX e il XX secolo iniziarono per la prima volta a diffondersi le automobili come principale mezzo di trasporto utilizzato dai cittadini.
In particolare, negli anni a seguire iniziarono a svilupparsi anche una serie di aziende automobilistiche, come ad esempio la Ford Motor Company, le quali hanno contribuito ad aumentare l’esigenza di avere una segnaletica stradale sempre più precisa.
Se per molti anni gli unici cartelli stradali che si potevano incontrare lungo le vie di una città riguardavano esclusivamente le indicazioni su come raggiungere determinati punti di interesse, ora vi è anche l’esigenza di trovare una maniera per indicare ai guidatori potenziali situazioni di pericolo, che potrebbero in qualche modo danneggiare loro stessi e gli altri.
Nascono quindi una serie di segnali adatti per indicare qualsiasi tipologia di situazione: i segnali di pericolo, quelli di obbligo e quelli di divieto. Inoltre, con il passare del tempo la tecnologia ha permesso anche lo sviluppo di una nuova tipologia di segnaletica che, se per noi oggi è scontata, agli albori era quasi impensabile. Si tratta della segnaletica luminosa e quella digitale.
Per quanto riguarda l’Italia, la creazione delle figure per la segnaletica moderna viene spesso attribuita al fumettista Michele Arcangelo Jocca, il quale disegnò i primi cartelli stradali per il nuovo codice della strada.
Immaginate di dover viaggiare in un Paese straniero e dover guidare in quelle zone un’automobile. Se in quella nazione i segnali stradali fossero differenti da quelli a cui siete abituati nella vostra città, non solo vi trovereste in difficoltà nell’interpretarli, ma potreste anche mettere a rischio la vostra incolumità e quella degli altri.
È proprio per evitare situazioni di questo genere che esiste la standardizzazione internazionale, un processo che ha permesso la creazione di segnali stradali uniformi, identici per forma e colore in tutto il mondo.
L’adozione di simboli e colori standard, riconosciuti nei vari Paesi, permette di stabilire un linguaggio universale in cui ogni individuo sa come comportarsi.
I primi standard internazionali, per quanto riguarda la creazione di una segnaletica stradale uniforme, risalgono al XX secolo.
Un anno estremamente importante è il 1968, anno in cui si sono firmate la Convenzione di Vienna e la Convenzione sul traffico stradale. Queste convenzioni hanno contribuito a stabilire accordi fondamentali riguardo ai principi basilari della segnaletica stradale.
La segnaletica stradale oggigiorno non riguarda più solamente i cartelli di indicazione o di divieto.
Con lo sviluppo della società hanno iniziato ad emergere anche nuovi tipi di segnali o cartelli in grado di fornire sempre più informazioni.
Vediamo alcuni esempi.
Avete mai sentito parlare di “città 30”? Si tratta di zone urbane in cui la velocità massima consentita è stata diminuita dai 50km/h ai 30 km/h.
L’obiettivo principale è quello di avere una città più silenziosa e più spaziosa, con un migliore traffico per tutti i mezzi di trasporto.
Immaginatevi però di dovervi spostare in una di queste città con la vostra automobile. Come fate a sapere se in quella zona vale la velocità normale o quella dei 30 km/h? Ecco che è necessaria la creazione e l’affissione di un segnale stradale che vi dia questa informazione. In questo caso, spesso, il segnale viene disegnato a terra, così da poter essere letto in qualsiasi condizione meteo o di traffico.
Non solo.
In Germania, ad esempio, esistono delle zone ambientali in cui per potervi entrare è necessario dotare la propria macchina di un particolare bollino che ne indichi la classe di inquinamento.
Sono stati dunque inventati una serie di segnali stradali, chiamati “Umwelt ZONE” che indicano la peculiarità di quella zona e che tipologia di bollino sono accettate per accedervi. In questo caso poi la tecnologia attuale permette l’identificazione immediata di tale bollino e, nel caso non sia corretto, bloccarne l’accesso o emettere sanzioni al titolare del mezzo che non segue le regole vigenti.
La tecnologia ha svolto un ruolo significativo nell’evoluzione della segnaletica stradale, contribuendo a migliorare la sicurezza stradale, la gestione del traffico e la comunicazione tra veicoli e infrastrutture.
Con il XXI secolo, l’avvento di tecnologia a prezzi contenuti e facilmente monitorabile da remoto grazie a smart connection, ha migliorato e non di poco la segnaletica stradale.
Vediamo in che modo.
Insomma, in quasi 2.000 anni di storia di segnaletica stradale, ne è stata fatta di strada. In tutti i sensi.