I segnali stradali, come abbiamo già visto nell’articolo precedente, altro non sono che un mezzo di comunicazione tra tutti gli individui presenti nelle strade.
La necessità di avere un linguaggio comune e uniformato che potesse indicare alle persone come comportarsi una volta deciso di immettersi per strada, è diventata sempre più rilevante con l’avvento dei primi mezzi di trasporto.
Dal Medioevo in poi, infatti, hanno iniziato piano piano a svilupparsi una serie di veicoli che permettessero alle persone di raggiungere le destinazioni in minor tempo e con minor fatica. Le carrozze trainate da cavalli, le locomotive a vapore e le ferrovie sono solo alcuni esempi che possono essere ora citati.
Vediamo in questo articolo come è cambiata la segnaletica stradale fino all’avvento dei mezzi a motore.
Dopo il Medioevo la segnaletica stradale ha iniziato ad assomigliare sempre di più a quella che conosciamo noi oggi.
Nel corso del tempo si sono infatti verificate una serie di evoluzioni e innovazioni che hanno permesso alle popolazioni di poter sviluppare una nuova segnaletica stradale sempre più efficiente.
Il primo grande cambiamento si è verificato nel periodo del rinascimento, quando le persone cominciarono a effettuare più spostamenti, necessitando di indicazioni.
Chiaramente, le modalità di trasporto durante il Rinascimento erano in gran parte limitate dalla tecnologia e dalle risorse disponibili all’epoca. Mentre la nobiltà poteva permettersi mezzi di trasporto più confortevoli, la maggior parte della popolazione faceva affidamento sui mezzi più semplici come a piedi o a cavallo, se disponibili, magari su carri che potevano portare più persone contemporaneamente.
Successivamente, un momento fondamentale nella storia dell’evoluzione dei cartelli stradali è avvenuto con l’avvento dell’epoca delle carrozze.
Dal XVI al XIX secolo, con l’introduzione di nuovi mezzi per il trasporto di merci e di persone su questi veicoli trainati da cavalli, hanno iniziato a svilupparsi i primi segnali stradali che potessero in qualche modo aiutare la circolazione di questo nuovo traffico.
Essi includevano principalmente segnali per la regolamentazione del traffico urbano: limiti di velocità per le carrozze, la segnalazione delle strade mediante pietre o pali lungo i margini della strada e l’uso dei primi segnali manuali per indicare le svolte a destra o a sinistra.
Per quanto riguarda quest’ultimo punto era infatti comune che colui che guidava la carrozza indicasse, sporgendo un braccio a destra o a sinistra, in che direzione avesse intenzione di svoltare.
Successivamente, nel 1825, con l’apertura della prima linea ferroviaria commerciale nel Regno Unito, la “Stockton and Darlington Railway,” ha avuto inizio l’epoca delle ferrovie.
Questo nuovo mezzo di trasporto ha richiesto l’adattamento della segnaletica alle specifiche esigenze ferroviarie.
Si sono infatti sviluppati segnali ferroviari per garantire la sicurezza sulle linee ferroviarie, per prevenire collisioni tra treni e per gestire l’accesso alle diverse linee disponibili.
In particolare, sono comparsi i primi segnali stradali per indicare il nome della stazione raggiunta, i segnali per indicare i passaggi a livello e i segnali di blocco per avvisare i conducenti che la stazione successiva era bloccata da un treno in sosta.
Queste innovazioni hanno contribuito a creare le basi per lo sviluppo successivo della segnaletica stradale, che è diventata sempre più sofisticata e mirata a regolare il traffico su strade e ferrovie in tutto il mondo.
Parliamo però ancora di un periodo in cui mancava una standardizzazione della segnaletica.
La segnaletica stradale era infatti estremamente variabile e non standardizzata. Non esistevano segni stradali codificati e uniformi come quelli che vediamo oggi.
Anche i segnali presenti potevano essere dipinti a mano su edifici o cartelli sospesi. Questi segnali indicavano nomi di strade o luoghi di interesse.
In alcune aree, per potersi meglio destreggiare all’interno di città erano presenti guide locali, spesso a pagamento, che avrebbero accompagnato i viaggiatori lungo le strade, indicando la strada e fornendo informazioni sul percorso. Queste guide erano particolarmente comuni lungo le rotte commerciali e nelle zone meno conosciute.
È importante sottolineare che la segnaletica stradale come la conosciamo oggi si è sviluppata progressivamente nel corso del XX secolo con l’aumento del traffico veicolare e l’urbanizzazione. L’introduzione di segnali stradali standardizzati e la regolamentazione del traffico sono diventati più importanti con l’espansione delle autostrade e l’aumento del traffico automobilistico.