Come si sa, farsi pubblicità è il modo più utilizzato per comunicare i pregi della propria attività a più persone possibili, intercettando così la più vasta clientela. Ma qual è il modo più consigliato per puntare i riflettori su di sé?
Fare un buon lavoro è il primo passo per attirare l’attenzione: chi si troverà bene con voi, non esiterà a sottolineare il vostro operato anche con gli altri. Per arrivare ai clienti più lontani però – e catturare anche la loro attenzione – un’insegna pubblicitaria non è solo la modalità più frequentemente usata, bensì anche la più efficace.
Un cartello pubblicitario, infatti, se ben prodotto riuscirà a rapire l’interesse di chi lo ha di fronte, spronandone la curiosità e l’interesse: ma quando quest’ultimo è o meno esente dell’imposta pubblicitaria?
La risposta non lascia dubbi: se avete o desiderate un’insegna di esercizio, quest’ultima non si paga fino a 5 mq. Altrimenti, si dovrà precedere con il pagamento dell’imposta, che si applica a tutti coloro che effettuano la diffusione di messaggi pubblicitari, attraverso forme di comunicazione visive e/o acustiche diverse da quelle assoggettate al diritto sulle pubbliche affissioni, in luoghi pubblici o aperti al pubblico o da tali luoghi percepibile.
Importante sottolineare, inoltre, che se la vostra tabella o insegna pubblicitaria sarà posizionata in un luogo differente, e dunque lontana dall’edificio della vostra attività, sarà comunque e in ogni caso soggetta a pagamento.
L’esenzione dall’imposta – chiamata IPC –, infatti, opera solo nel caso in cui l’insegna di esercizio sia collocata presso il punto vendita: per conoscere le tariffe vigenti, è consigliabile telefonare all’ufficio comunale competente.
Se vi state chiedendo come fare a calcolare i mq della vostra insegna per capire se rientrate o meno nell’esenzione, vi basterà moltiplicare le dimensioni dell’altezza per quelle della lunghezza (nel caso sia mono facciale).
Se, invece, si tratta di un’insegna bifacciale (spesso consigliata per essere ben visibile in entrambi i sensi di marcia) andranno sommate entrambe le facciate: se, il risultato finale supererà anche di poco i 5 mq, la somma da pagare sarà in riferimento all’intera superficie.
Spesso, dunque, capita di pagare un’imposta anche quando non c’è bisogno: conoscere le caratteristiche richieste per l’esenzione dell’ICP risulta fondamentale.
Se volete saperne di più, non esitate a contattarci, saremo a vostra disposizione!