Che i gusti siano gusti è indubbio e anche in base a questi ognuno arreda la propria casa seguendo gli stili che più gli piacciono: moderno, shabby chic, country, hi-tech.
In tutto questo, il trend vintage è tornato di prepotenza alla moda.
Ma se parliamo di vintage, cosa non può mancare nella casa di ogni “cultore del passato” che si rispetti?
Oggetti del passato che, chiaramente, deve seguire alcune regole, per essere davvero definito vintage. Si parla specificamente di vintage infatti quando trattiamo di prodotti costruiti prima degli anni ’80, e più precisamente tra gli anni ’50 e gli anni ’80.
Se parliamo di vintage, di sicuro alcuni pezzi diventano davvero iconici e non possono mancare all’interno di ogni casa il cui proprietario apprezzi questo stile.
Nati negli anni ’50 e per vent’anni pezzo immancabile di ogni cucina o sala, non possiamo dimenticare i sideboard, ovvero credenze alte non più di 80/100 cm che si sviluppavano in orizzontale sostenute spesso da piedi sottili.
Chi non ne avuta una a casa della nonna o della zia? In stile più americano, alcuni pezzi molto ricercati sono anche i tavoli in formica, che in un attimo riportano alla mente le ambientazioni mitiche di Happy Days, con divanetti imbottiti, flipper e jukebox.
Sempre appartenenti alla stessa epoca ma con un’appartenenza geografica più nostrana, impossibile non citare le sedie intrecciate, che per decenni hanno fatto capolino in terrazzi e giardini in milioni di case degli italiani, finanche in bar e pensioni della nostra riviera.
Con l’arrivo massivo della plastica, radio, lampade e abat jour, soprattutto nei classici colori vintage giallo ocra, arancione, verde acquamarina, hanno dato luce ed allegria alla casa dei nostri genitori.
Questi pezzi ora possono facilmente essere reperiti nei mercatini, anche se quelli in condizioni migliori e soprattutto di marchi di design, hanno comunque un costo non irrisorio.
Altri oggetti molto ricercati e dal grande impatto scenografico sono gli specchi: prima costituiti principalmente in legno, con l’arrivo della plastica si sono trasformati in coloratissimi strumenti di arredo.
Come dimenticare poi i primi mangiadischi e mangianastri, che nel momento in cui sono diventati finalmente portatili hanno permesso ai giovani di ascoltare musica ovunque e di improvvisare feste e divertimento in quattro e quattrotto. Attualmente questi pezzi, come anche le macchine polaroid, sono soprammobili decorativi stilosi e originali.
Elementi di grande svolta generazionale e simbolo vintage, non possiamo infine dimenticare i telefoni a rotella, arrivati per mettere in comunicazione le case, ed oggi pezzo chic di arredo.
Se cerchiamo in soffitta, chi non ne ha ancora uno della Sip, grigio, con la rotella ingiallita e la cornetta consumata?
E se parliamo di motori vintage? Per gli amanti delle moto, è d’obbligo partire da alcuni marchi storici rimasti nei cuori, come la mitica Moto Guzzi, la Benelli, la Moto Morini, diventate icone nazionali.
Discorso a parte merita la Vespa, vero simbolo di italianità.
Se pensiamo all’industria automobilistica, non possiamo non citare la più amata dagli italiani: la Fiat 500, simbolo del nostro Belpaese anni ’50, diventata nel periodo post bellico di ricostruzione il primo mezzo di trasporto alla portata delle tasche dei lavoratori che potevano finalmente permettersi di muoversi, fino a diventare simbolo di un’Italia mitica, destinata a non tornare più.
Forse vi abbiamo fatto scorrere una lacrima, forse invece abbiamo scatenato in voi la voglia di ricercare qualche pezzo che possa trasformare la vostra casa o semplicemente dare a un angolo di essa un volto nuovo.
Se volete scoprire qualcosa in più, vi consigliano di dare un’occhiata qui: area prodotti vintage