Le targhe in latta e le targhe in smalto sono due tipologie di targhe che differiscono tra loro per il materiale e il processo di produzione.
Vediamo in questo articolo le principali differenze tra questi due prodotti, considerandone anche le differenze di costo.
La principale differenza tra le targhe in latta e le targhe in smalto risiede proprio nel processo e nei materiali di produzione delle suddette targhe.
Le prime, infatti, vengono realizzate utilizzando un solo strato di lamiera di metallo, spesso acciaio o alluminio, che viene stampato sulla targa con i caratteri o i disegni desiderati.
Le targhe in smalto, invece, vengono realizzate grazie ad uno strato di smalto vetroso che viene applicato alla base del metallo.
Questo smalto è generalmente composto da una miscela di sabbia silicea e pigmenti, la quale viene fusa ad alta temperatura direttamente sulla superficie della targa.
Le targhe in latta, di fatto, permettono di ottenere una superficie opaca con caratteri meno dettagliati, mentre le targhe in smalto permettono di avere a disposizione una grande quantità di colori e un livello di dettaglio molto maggiore, quindi una resa grafica decisamente superiore.
Per di più, le targhe in latta possono subire conseguenze come piegarsi o perdere di colore se sottoposte a stress meccanici, e hanno maggiore probabilità di rovinarsi se poste per un lungo periodo di tempo in ambienti particolarmente umidi.
Al contrario, le targhe in smalto sono più durevoli e resistenti nel tempo, riuscendo a resistere senza rovinarsi anche a condizioni climatiche avverse e a corrosioni provocate dai raggi solari.
Un esempio di targa smaltata è l’effige dei Carabinieri posta al di fuori delle Caserme. La loro durata e resa nel tempo infatti permette a questo materiale di avere una grande resistenza nel medio e lungo termine, e si fa preferire ad altri prodotti sicuramente meno costosi ma allo stesso tempo meno performanti.
Come citato precedentemente, le differenze circa queste due tipologie di targhe risiedono principalmente nel materiale utilizzato per la loro produzione e per la loro elaborazione.
Le targhe in latta, avendo un processo di creazione molto più semplice, sono tendenzialmente le più economiche: la latta è un materiale meno costoso rispetto allo smalto vetroso.
Per di più, il procedimento per la creazione di queste targhe richiede molti meno materiali rispetto al processo di creazione delle targhe in smalto, da cui si può quindi ricavare un costo di produzione minore.
Maggiore sarà il tempo impiegato per la realizzazione di una targa, maggiore sarà infatti anche il costo della sua produzione.
Le targhe in smalto, essendo caratterizzate da un processo di produzione più complesso che richiede anche l’uso di materiali di alta qualità, hanno un prezzo di conseguenza maggiore rispetto alle targhe in latta.
Inoltre, il processo di fusione dello smalto direttamente sulla superficie della targa richiede strumenti e competenze specifiche, le quali contribuiscono sicuramente ad innalzare il prezzo della targa stessa.
Insomma, le targhe smaltate sono da preferire se si vuole un risultato duraturo, di alta qualità, resistente al tempo e alle intemperie, mentre la latta può essere considerata sicuramente un prodotto “low cost”, con tutti i pro e contro che questo comporta.
Scoprite le nostre targhe smaltate nel nostro sito. Vi ricordiamo inoltre che possiamo realizzare su richiesta del cliente targhe smaltate di forma, grafica, e dimensione personalizzata.