Abbiamo già parlato in precedenti articoli di alcuni oggetti molto particolari che si trovano nella gamma della nostra produzione e su cui riceviamo spesso ordini: le aste idrometriche.
Volendo ricapitolare brevemente il loro scopo, possiamo dire che si tratta di barre metalliche con tacche graduate, posizionate in verticale su corsi o bacini d’acqua che rendono possibile un costante monitoraggio del livello. Questo per studiare gli andamenti nel corso del tempo ma anche per prevenire possibili problemi come esondazioni e alluvioni.
Le aste idrometriche sono quindi un mezzo molto semplice ed intuitivo, in uso quindi da tantissimi anni e che noi produciamo in uno tra i più antichi e classici materiali a nostra disposizione: lo smalto porcellanato, che ha delle caratteristiche che gli permettono di resistere al meglio al contatto con l’acqua e le intemperie.
Ovviamente attorno a questo strumento, nel corso del tempo, sono stati messi in piedi sistemi supportati da tutte le nuove tecnologie a disposizione, per rendere le attività di monitoraggio il più efficaci possibile.
Una delle ultime frontiere, nel campo della prevenzione e della raccolta dati è rappresentata dall’applicazione anche in questo ambito della cosiddetta “citizen science”, ovvero tutte quelle attività scientifiche basate sulla partecipazione di semplici cittadini.
Nello specifico si tratta quindi in sostanza di utilizzare le nuove tecnologie e la rete internet per consentire a tutti i cittadini che vogliono, di contribuire al monitoraggio del livello delle acque.
Come fare quindi a coniugare l’uso di uno strumento così classico e semplice come l’asta idrometrica alle possibilità offerte dalla rete ai cittadini che vogliono partecipare alla gestione dei beni comuni, come appunto i corsi d’acqua, anche nell’ottica di prevenire disagi o veri e propri disastri?
Esistono alcuni progetti, come quello presentato dall’Università degli Studi di Trento qualche anno fa, che propongono alcune intelligenti idee per trasformare questo obiettivo in realtà.
In sostanza, quello che si propone è di applicare una cartellonistica dedicata vicino alle aste idrometriche affinché le persone possano seguire le indicazioni e, scaricando un’apposita applicazione sul proprio smartphone o anche semplicemente aprendo una pagina web dedicata tramite QR code, riescano a comunicare in tempo reale i livelli dell’acqua.
Questi dati potrebbero essere usati a scopo scientifico, condivisi con gli enti pubblici per le attività di programmazione e manutenzione, ma anche diventare utili in caso di livelli critici ed emergenze.
Ecco come uno strumento antico e prodotto con cura artigianale, come l’asta idrometrica, può sposarsi a tecnologie immateriali e appartenenti ad ambiti completamente differenti, dando vita a nuovi sistemi in grado di rappresentare soluzioni utili per il presente e il futuro.
Progetti simili a questo sono già operativi ad esempio in alcune città del nord Italia, come Vicenza: sperimentazioni che se daranno buoni frutti potranno diffondersi anche altrove, supportando le attività di contrasto al rischio idrogeologico e la cura del territorio.
Ti servono aste idrometriche o prodotti in smalto porcellanato? Non esitare a contattarci!